Finalità della normativa Whistleblowing
Le finalità della normativa sul whistleblowing sono molteplici e mirano a garantire un ambiente di lavoro più trasparente e sicuro. Ecco i principali obiettivi:
- Protezione dell'interesse pubblico: La normativa mira a tutelare l'interesse pubblico, garantendo che le violazioni delle leggi e delle normative siano segnalate e affrontate tempestivamente.
- Prevenzione della corruzione: Promuove la lotta contro la corruzione e altre forme di illecito, sia nel settore pubblico che privato.
- Tutela dei segnalanti: Fornisce protezione a chi segnala irregolarità, prevenendo ritorsioni e garantendo l'anonimato e la sicurezza dei whistleblower.
- Promozione della trasparenza: Incoraggia una cultura aziendale basata sull'etica e la responsabilità.
Soggetti obbligati
Secondo la normativa italiana, i soggetti obbligati a implementare canali di segnalazione interna sono:
- Aziende con almeno 50 dipendenti: Devono istituire canali interni per la gestione delle segnalazioni.
- Aziende con meno di 50 dipendenti: Se adottano il modello 231, sono comunque tenute a rispettare gli obblighi di whistleblowing.
- Enti pubblici e privati: Devono garantire la protezione dei segnalanti e gestire le segnalazioni in modo appropriato.
Cosa prevede il servizio di whistleblowing
- Predisposizione delle informative privacy, ai sensi dell’articolo 13 del GDPR, con riferimento al trattamento dei dati del segnalante del Whistleblowing.
- Implementazione del Registro dei trattamenti come richiesto dall’articolo 30 del GDPR, con riferimento alle attività svolte nell’ambito del whistleblowing.
- Predisposizione dei documenti di nomina dei Responsabili Esterni al trattamento di dati personali, secondo l’articolo 28 del GDPR, per garantire l’impegno alla riservatezza e l’applicazione di idonee misure di sicurezza.
- Predisposizione dei documenti di nomina degli autorizzati al trattamento di dati personali, ai sensi dell’articolo 29 del GDPR, per assicurare la riservatezza delle informazioni acquisite durante le attività di whistleblowing.
- Valutazione di impatto sulla protezione dei dati (DPIA), ai sensi dell’articolo 35 del GDPR, con specifico riferimento alle attività di trattamento dati ad alto rischio per i diritti e le libertà delle persone fisiche.
- Stesura e implementazione di una procedura operativa per la gestione delle segnalazioni, che definisca i passaggi da seguire per garantire una trattazione efficace e riservata delle informazioni ricevute.
- Creazione di template informativi per la comunicazione alle rappresentanze sindacali e agli organismi competenti, in conformità con le normative vigenti.
- Adeguamento al Modello organizzativo ex D.Lgs. 231/01, se adottato, per integrare le procedure di whistleblowing nel sistema di governance aziendale.